Per Eleonora Bellini la poesia è una forma privilegiata di conoscenza ("S'affaccia un verso / e spacca / la tenebra compatta") e la conferma è nell'iterazione della forma verbale Sai nei due componimenti di Poesia, dove (affermando che la poesia "è zolla di terra / offerta al sole e all'uragano") si dichiara fedele seguace di John Keats nella convinzione che la poesia debba nascere con la naturalezza di una pianta." (dalla nota di Alfredo Luzi)