Il più grande esempio di poesia moderna in qualunque lingua." Se T. S. Eliot poté definire così il capolavoro di Charles Baudelaire è perché "I Fiori del male" rappresentano un impareggiabile approdo alla modernità, e si sono imposti come un punto di riferimento per la letteratura successiva. Poesie che rimangono uniche e inimitabili, anche se sono state spesso imitate e riecheggiate, portatrici d'una forza simbolica e di senso in grado di superare il tempo. Questa nuova e ricca selezione, che funge da guida per accostarsi al sublime libro di Baudelaire, offre un bouquet di poesie fra le più tipiche e famose, di una potenza espressiva che esalta la Bellezza e l'Ideale nelle angosce della noia, del male e della miseria umana, facendo sentire l'abisso dell'inferno e del cielo anche nell'amore. Come osserva Nicola Muschitiello nella sua introduzione a questa edizione, compito di Baudelaire, come di ogni grandissimo poeta, è stato di conoscere e riconoscere il male del vivere, e di ricavare dalla sua esperienza un'opera di bellezza assoluta.