Nel titolo rendo nota la mia ricerca di fare ordine nella mia vita senza riuscirci finora: soddisfazioni e delusioni, derivanti dalle mie scelte, partorienti caos "fertile" alla mia ispirazione poetica. Il primo ciclo ha titolo benagurante "Esodi dell'esordio": auspico all'opera una partenza in massa e il superamento dei confini territoriali. Il primo ciclo esplora le fasi della crescita nell'età dello sviluppo (dal cercare ostentato del bambino alla ricerca di comprensione dell'adolescente fino al responso delle responsabilità dell'età adulta conseguita. Il secondo ciclo ha proverbiale titolo attribuito a Dante Alighieri: Un bel tacer non fu mai scritto" cioè la bellezza di tacere al momento opportuno non è mai stata lodata a sufficienza. In realtà volevo ricondurmi a Iacopo Badoer specificatamente a un tratto della sua opera "IL ritorno dell'Ulisse in patria che cita così: "un bel tacer mai scritto fu". Il fine del secondo ciclo è avvisare chiunque intenda spingere un altro giù dal burrone d'essere anche egli "sull'orlo del precipizio". Il terzo ciclo ha titolo" Si faccia una domanda e si dia una risposta" richiamando un libro del giornalista Gigi Marzullo. Il terzo ciclo è un'indagine introspettiva per far sì che il futuro abbia inizio: dalla disperazione di un abbandono a un innamoramento in seconda età, inaspettato, terminando con una considerazione: "se il tempo è denaro allora l'amore non ha tempo". Procedimento sinottico che riconduce il molteplice sotto un'unica idea (Platone) di amore platonico per la poesia.