Le immagini di Angelo Salomone e le poesie di Barbara Calaba nascono le une e le altre da incandescenze emozionali che nei disegni sono quelle dell'ansia e dell'angoscia, delle inquietudini del cuore e talora della disperazione, della ricerca ardente senza fine di una speranza che si intravede fragile e non di meno resistente. Da alcuni disegni sembrano sgorgare le ombre di una gentilezza ferita che ammorbidisce il furore della angoscia che è indubbiamente il leitmotiv dei disegni. L'abilità tecnica è in ogni caso ammirevole senza che mai si perda l'ispirazione poetica che è più forte di ogni capacità artistica. Sono disegni che mi sembrano avere anche una funzione catartica nel senso che le emozioni portate alla luce e disegnate ne alleggeriscono il peso. Siamo nel campo dell'arte-terapia che tanta importanza oggi ha in una psichiatria che vuole essere umana. Le poesie hanno uno spettro emotivo ed esperienziale molto più ampio e si leggono con grande pathos.