Universalmente noto come autore del "Cortegiano", Baldassarre Castiglione (1478-1529) vanta una produzione letteraria "minore", in latino e volgare, parca nelle dimensioni ma squisita nella qualità. Alla lirica di matrice petrarchesca, calata in un contesto eminentemente sociale e di relazione, egli si applicò soprattutto negli anni trascorsi alla corte di Urbino insieme a Pietro Bembo, e in questo ebbe sodale più prossimo il cugino e amico Cesare Gonzaga (1475ca.-1512), che con lui compose una breve raccolta di versi e l'egloga "Tirsi", entrambe dedicate alla duchessa Elisabetta Gonzaga. Introdotte da un'ampia ricognizione documentaria che ne ricostruisce storia della tradizione e fortuna, le prove poetiche volgari dei due mantovani sono qui presentate in edizione critica e commentata, entro un quadro d'insieme che offre nuovi dati utili ad una più perspicua intelligenza della formazione di Castiglione scrittore, e del successivo sviluppo del petrarchismo cinquecentesco.