Se il canone della lirica greca arcaica comprendeva, accanto a otto poeti, le poetesse Saffo e Corinna, il canone delle letterature europee moderne ha messo le scrittrici al margine, cancellandone (tranne casi rarissimi) memoria e opere. Quest'antologia (prevista in due tomi) raccoglie opere di autrici del Rinascimento e vuole riportare alla luce (ossia alla lettura) testi in versi e in prosa non più pubblicati da secoli o decenni; la sfera della letteratura vi è accostata, necessariamente, alla sfera più ampiamente storica e culturale. Questo primo volume è dedicato alla scrittura spirituale e devota, uno spazio dove le donne hanno potuto muoversi più liberamente e con meno sospetto da parte maschile (il secondo comprenderà testi dedicati alla pratica della scrittura, all'epica, al teatro, alla storia, all'amore). L'arco temporale preso in esame si estende dal tardo Quattrocento al primo Seicento, da Antonia Pulci ad Arcangela Tarabotti.