I secoli d'oro della poesia e del sonetto in veneziano sono il Cinquecento e il Settecento: lirici come Andrea Calmo, Maffìo Venier e Giorgio Baffo sono astri di prima grandezza. Dopo la caduta della Serenissima (1797) e la morte di Antonio Lamberti (1832) e di Pietro Buratti (1832), la poesia autoctona di Venezia va incontro ad un inarrestabile declino. I dieci rimatori di questo florilegio sono tutti, se vogliamo, dei poeti minori, ma non certo infimi. Il loro linguaggio lagunare è incantevole.