Gli "ultimi americani" non sono gli "ultimi" da un punto di vista storicocronologico, ma sono certamente l'ultimo movimento, grande espressione collettiva di un orientamento esistenziale e poetico che hanno prodotto gli Stati Uniti. Uscito per la prima volta nel 1964, Poesia degli ultimi americani contiene un pieghevole con il celebre poema di Gregory Corso "Bomb", primo vero manifesto ispirato alla minaccia della bomba atomica. Il volume è corredato da una nuova prefazione di Fernanda Pivano che precede l'introduzione scritta dalla curatrice per l'edizione del 1964.