Dopo l'antologia siciliana, un altro excursus, un'altra incursione nella contemporaneità della poesia in piemontese. Un resoconto e un sommario, se si vuole, che guarda all'intera geografia regionale, qui raccolta per campioni significativi (implicando quindi anche un giudizio di valore). Pur nascendo da una spinta non propriamente ottimistica dei due curatori, le voci che sono qui convocate ci dicono di una resistenza ancora viva e vitale, nonostante la forza travolgente dell'oblio "crepuscolare". Generazioni in compresenza per una poesia che ha dunque le sue carte in regola, e che almeno dal Settecento in poi arriva al terzo millennio rinnovando un mandato secolare cui corrisponde con fedeltà e dedizione.