«Aver dedicato a Maria Cumani la settima Edizione del Premio, che comprende le sezioni, a tema libero, di poesia, narrativa, saggistica, teatro e musica, è per me un raggiungimento rilevante perché il suo nome viene ancora una volta ricordato. Ringrazio l'amico Giuseppe Aletti che promuove iniziative di notevole spessore culturale. La Cumani insegna ad attribuire un ruolo centrale alla parola in una società che ha perso di vista i valori autentici. Dobbiamo meditare sull'aspetto evocativo di ogni termine per avviare un dialogo proficuo con gli altri, cercando di arricchire le nostre potenzialità e di riuscire a realizzare prodotti artistici originali, lontani da gesti inutili» (dalla prefazione di Alessandro Quasimodo)