"È uno straordinario notturno di luce, alla Caravaggio, che solo la sensibilità di uno sguardo «con /gli occhi a punta», spinto «lontano più lontano, fino all'invedente...» poteva essere in grado di cogliere e sulla cui natura pare impossibile sbagliarsi: è la scintilla della creazione che racconta di come il poeta legga il mondo e lo faccia rinascere come «poetica narrante», invitando il lettore a giocare d'intesa con una parola poetica, vertiginosamente legata al tempo dell'accadere, in un ineluttabile cortocircuito di imminenza, attesa, sospensione e ri-inizio. In questo intrico di eventi mi sembra si avveri il significato della realtà del mondo poetico di Pellegrino tra gli stormi." (dalla presentazione di Eva Biagini)