Giovanni Luca Asmundo, palermitano senza sconti nell'essere tale, per questa nuova opera poetica attinge alle sue stesse radici, facendo diventare tutti pupi e pupari sul grande palcoscenico pirandelliano della vita. Ma questo modo di dare al lettore la propria scrittura in versi cela una maestria da non sottovalutare. Da tempi immemori, e siamo stati e siamo ancora Greci in un Sud ancora bello di viva storia, da quando per dirla tutta al potere abbiamo usato le varie declinazioni del nascente teatro. Ad ognuno è stata affidata una parte e a ciascuno di volta in volta, ma non si manca nel dire di momento in momento, sta lo scegliere come comportarsi e chi essere. Dalla prefazione di Angela Greco AnGre.