Al pari di un moderno Pasquino - grazie all'uso di rime intrise di depositi lessicali dei dialetti di Roma, amalgamati con strati di vernacolarità toscana - nella presente raccolta di poesie l'autore attraversa i dubbi e le perplessità del nostro quotidiano: saltando tra personali ricordi e riflessioni di ampio respiro sulla società moderna, si passa infatti dalla Creazione al dramma degli esodati, da Alberto Sordi al tema della vecchiaia, fino ad arrivare alle ultime elezioni e al nuovo papa... Proprio come avveniva un tempo nelle gare tra poeti nelle osterie romane, dove si duellava a forza di ottave rime.