"Le epidemie / pandemie che periodicamente affliggono il mondo disegnano due significati / scenarî fondamentali: da un lato, la ribellione della terra / natura che sembra volersi riprendere il controllo del mondo liberandosi della sua più primordiale e feroce malattia, l'uomo, che si è macchiato della gravissima fra le colpe, quella che la cultura greca arcaica definiva hybris, pressappoco 'tracotanza', idest l'ambizione dell'uomo di farsi uguale agli dèi (e gli dèi, come ci racconta Erodoto, punivano chi aveva osato a tal punto, mandandolo vertiginosamente e inesorabilmente in rovina); dall'altro, il fallimento del 'sistema globale', che ha elevato a suo dio la 'tecnica' (nell'accezione severiniana) come strumento di dominio sul mondo". (dalla Prefazione di Roberto Pasanisi)