"Come diceva Proust: 'L'amore è lo spazio e il tempo resi sensibili al cuore'. E qui, codesta poesia fresca, degli anni giovanili della poetessa, si struttura proprio fra due livelli: un'emozionante meditazione metafisica sullo spazio e sul tempo; un canzoniere gentile, stilnovisticamente rievocato attraverso mitemi di luce e colore di medievale memoria. L'epigrafe prevertiana opportunamente richiama il tono dei versi di Antonietta: espressione lirica autobiografica, come si diceva una volta, luminosa e crepuscolare a un tempo, che si fa poi cupa all'ombra della morte, nell'explicit della raccolta. La dulcedo del dettato è tutt'uno con la delicatezza del sentire, là dove la poesia è vissuta come squisita e raffinata esaltazione del sentimento e della bellezza. Das Ewig-Weibliche: è qui in fondo, intorno all''eterno femminino' che discetta l'autrice, del quale prova a darci un eliotiano 'correlativo oggettivo' attraverso versi ed immagini innocenti e chiari come l'acqua, appassionati come l'amore." (Roberto Pasanisi)