Cos'è in fondo la vita, un titolo, un assioma che racchiude o apre la quotidianità, un accumulo di realtà, sogno e dormiveglia, dei propositi, un inevitabile risoluto proprio, che è la scoperta stabilita e in un certo senso accanita della arte poetica: una verità che, da tappa a tappa, perfino tenue si ricrea nella rivoluzione della conversazione che si chiude e si apre. La poesia di Annamaria Villani è vita quotidiana di questo inevitabile mondo e in essa si va in versi dallo spontaneismo, dal credo schietto e naturale. La poesia è nella sensazione della comparazione assorta, della memoria concludendo in cui tutto è flesso ad altro da quello che vi è appuntato, nella profondità di una analisi, della veridicità che è il nostro cenno consapevole di facciata, all'opportunità della esistenza e alla sua circostanza fortuita e condizione.