La "Vita nuova" è il diario d'amore di un ragazzo. Non un ragazzo qualunque. Un ragazzo strano, visionario, un Philip K. Dick di sette secoli fa. Destinato a scrivere il più grande poema dell'umanità. Ma ora non lo sa ancora. Ora è innamorato pazzescamente di Beatrice, una ragazza che ha solo intravisto. Trema al suo pensiero. Piange lacrime di tenerezza e di disperazione. Sogna sogni di piacere e di sventura. Scrive versi per capire cosa gli sta succedendo e per calmarsi un po'. Gli amici prima ridono di lui, poi si preoccupano del suo stato che assomiglia alla follia. Follia d'amore risponde Dante. Che vale quest'amore, gli chiedono le amiche di entrambi, se appena la vedi tremi e ti senti male? Io voglio solo una cosa, risponde il giovane poeta: passare il mio tempo a tessere le sue lodi.