Bisogna prendere il largo per mettersi alla prova, per vedere le cose da una prospettiva diversa, per ampliare/sfondare i limiti del tempo, i legami che spesso ci siamo costruiti da soli perché, se da una parte ci opprimono, dall'altra costituiscono una costrizione nota, che magari ci fa soffrire ma che consideriamo meno paurosa di una libertà ignota. In noi convivono varie polarità in reciproca tensione e spesso del tutto disequilibrate. La tensione è necessaria perché ci dà l'energia per procedere, per affrontare le situazioni, per creare rapporti nuovi, per metterci in gioco e dare/chiedere aiuto. Il disequilibrio è invece pernicioso perché fa pendere la bilancia da una parte e causa aggressività, violenza, megalomonia... o stagnazione, irresolutezza, chiusura: allora il mondo ci cade addosso, ci sentiamo inadeguati e inutili, ci riduciamo alle nostre paure, alimentiamo un egocentrismo impotente e insoddisfacente. Se rimaniamo nella palude, ci lasciamo invadere da sentimenti distruttivi, tutto ci risulta pesante, senza prospettive, asfittico. Sciogliamo allora il nostro cuore...