Conoscere la natura tramite la sensibilità tattile, annusandone con le mani la forma e la materia. Una totalizzante immersione nel subconscio, in cui sono però il corpo e i gesti a divenire protagonisti, in cerca di contrasti, del lato oscuro, degli opposti che si attraggono. Una critica radicale dell'odierno in cui sono forti gli echi della Russia profonda, madre putativa dell'autore. Ed è esaltante la descrizione di una natura selvaggia e imponente, come il Feng Shui. Forze incontrollabili e sovrastanti, gorgoglianti vortici di passione, spirali di malinconia, ma anche esaltazione dell'essere e analisi del presente: il tutto invocando una radicale ribellione olistica contro il quotidiano degenere. Una corsa verso visioni globali e poetiche totalizzanti: è questa l'ultima impresa di Alessandro Dall'Oglio.