Leggere l'animo del nostro tempo alla luce del binomio-dualismo bellezza-verità è l'autentico telos della presente raccolta poetica: dal trittico centrale dell'opera ("Verità", "Bellezza", "Bellezza e Verità") prende infatti vita un tragitto di fusione tra il romanticismo e un nuovo decadentismo sinonimo di libertà nel corrodere i nuovi conformismi borghesi attraverso uno stile fluido e ispirato alla leggerezza, vero stilema della poesia di Dall'Oglio. Una leggerezza eterea come il volo dell'uccello e lieve come l'infinito che rivela, elevandoci verso un soffice e superiore livello di coscienza, laddove attendono le nostre emozioni. Per questo viaggio il poeta sceglie il mezzo dei versi in prosa, forse suprema espressione e "olio essenziale" dell'arte, sigillando l'intera opera con la potenza rivelatrice delle allegorie in un percorso che è nobilitato da percezioni, sentimenti, consapevolezze e iperboli dell'anima sintetizzate in toni ermetici ma dalla decisa e immediata comunicatività.