«Partire la mattina presto» è l'atto con cui Alberto Nessi, poeta vincitore del gran premio svizzero di letteratura 2016, inizia il viaggio in treno che conduce il lettore lungo paesaggi naturali e incontri umani. Questo libro è come uno scompartimento che offre un campionario di tipi e di sentimenti, di oggetti e di visioni: così capita che «la purezza della neve nel cielo / si scontra con l'oscenità del giornale». Alla ricerca della «parola che non tradisca la sua genesi» l'autore sa raccontare con la semplicità e la saggezza di chi è abituato a vivere in bilico fra attese e delusioni, in una terra spirituale di confine. Gli capita d'incontrare anche migranti clandestini: «quante volte ci morderà la rete ancora il cuore?» e alla fine deve constatare che «non vedrò più la viaggiatrice senza bagaglio / che avrebbe tante cose da raccontarmi» perché «deve scendere». È il destino di tutti, ben racchiuso in poesie scritte «forse un po' come ballare il tango».