Bencic affronta in questo nuovo poema la nascita e la vita della Terra dalle origini a oggi in chiave non scientifica ma "filosofico-poetica". Il poema inizia con un flash back storico sulla scoperta del nuovo mondo, metafora di quel nuovo mando tanto agognato ma che mai è divenuto realtà, nonostante che in origine tutto facesse pensare alla nascita di un vero paradiso terrestre. Allora è la Terra che racconta questa storia in prima persona, passo passo attraverso le sue origini i suoi cambiamenti le sue aspettative. Tutto in origine è meraviglioso, ogni cambiamento di stato e di crescita. La Terra si lascia modellare pazientemente dagli eventi esterni che provengono dallo spazio e dall'interno di se. Il fuoco che dapprima l'avvolge lentamente si placa, allora è la volta della nuvole e dei vapori di fare la loro parte. I venti pure contribuiscono a modificarla levigandolo o rendendola più rugosa. I terremoti alzano e abbassano le montagne dando ampio spazio ai mari che le nuvole nel frattempo riempiono goccia a goccia... Verso dopo verso il racconto della vita continua sino ad arrivare alla comparsa dell'uomo...