Forse scrivere versi è necessario all'anima, come una medicina lo è per il corpo. È sollievo e liberazione, crescita e coscienza di sé. Quando le emozioni tracimano, c'è l'urgenza di confrontarsi oltre che con se stessi anche con gli altri, di comunicare, perfino condividere se possibile, al di là di ogni inconsapevolezza o finzione. La poesia infatti ci penetra e ci conduce in un mondo di accenti e sentimenti che già erano nostri senza che nemmeno lo sapessimo. Nel momento stesso che li riconosciamo, ritroviamo noi stessi. È come se tuti i ricordi, i dolori, le paure tenuti "ai confini dell'ombra", una volta espressi in versi ci facessero intravedere un uguale senso dell'esistenza, rendendoci fratelli.