Il susseguirsi delle stagioni, le ricorrenze come il Carnevale, la Pasqua, il Natale, la festa della mamma, la festa del papà scandiscono il tempo senza tempo dei bambini che vivono il presente perché vivono di concretezza e non fanno ipotesi sul futuro né sentono la nostalgia del passato perché sanno che il Natale tornerà ancora con la sua magia, il Carnevale con i suoi colori. Senza trascurare la dimensione del gioco, che diventa un'attività impegnativa, quel gioco serio al pari di un lavoro, per dirla con Pascoli. Scrivere poesie per bambini non è un gioco da ragazzi, bisogna saper assumere il loro punto di vista, saper guardare il mondo con i loro occhi, con la loro meraviglia, saper godere delle foglie che cadono in autunno o del vento che soffia forte e scompiglia i capelli come del sole che scotta in estate, bisogna saper esprimere le proprie emozioni, il proprio affetto senza ipocrisie senza inibizioni senza le pesanti sovrastrutture dell'adulto.