Per realizzare un "luogo" funzionale e dei diritti urbani occorrono spazi urbani adeguati e localizzati in modo ottimale, occorre tradurre in termini concreti volontà politico-amministrative legate al diritto all'equità, occorre assicurare l'equilibrio fra diverse e contraddittorie esigenze, e di questo l'urbanistica deve farsi carico. L'urbanistica non è solo una disciplina riservata agli esperti. Occorre coinvolgere la collettività in tutti i processi di trasformazione della città e del territorio con azioni di comunicazione, animazione, consultazione ed empowerment: graduando e differenziando le modalità e il portato delle azioni partecipative, e degli esiti. La "costruzione" partecipata della città e del territorio si attua, infatti, con modalità e con esiti diversi in relazione ai contesti della governance in cui viene praticata, e porta comunque con sé gli effetti positivi derivanti dall'argomentazione pubblica delle scelte tecniche e politiche, grazie (anche) alle quali i luoghi in cui viviamo si trasformano, avvicinandosi o allontanandosi da una certa idealizzazione di città.