Villa Cozza è un bel parco da riscoprire. La percezione degli spazi verdi come il principale mezzo per sostenere una vita sana nelle aree urbane è in forte crescita. Gli alberi sono antidoti all'attuale crisi culturale, sociale, economica e politica, e strumenti per riconnetterci all'ambiente. Anche a causa di una gestione non sempre adeguatamente pianificata, prendersi cura dei boschi urbani, parchi e giardini esistenti può contribuire a ricollocare ogni soggetto, sia individuale che collettivo e favorire la progettazione della città futura. Si rinnova la necessità condivisa di uno spazio dedicato all'otium, un luogo di relazioni: ogni individuo a contatto con piante e alberi, oltre la mera costatazione di bellezza, impiega la mente senza fatica, la esercita, tranquillizza, rivitalizza; rinvigorisce l'intero sistema e persegue il benessere collettivo. Dal colle che fronteggia il nucleo più antico, postazione privilegiata per lo scatto ideale nelle cartoline d'inizio Novecento, un parco storico (proprietà privata a uso pubblico) si presta per sperimentare la gestione di un bene comune. La narrazione delle vicende umane che si sono succedute nell'area di Villa Cozza a Macerata e l'attenzione agli alberi secolari diventano pretesto di buona cittadinanza.