Respira, un album ricolmo di grazia e incanto. Erica Boschiero regala dieci nuove composizioni che risuonano come uno spaccato sulla nostra contemporaneità. Intrecciando storie di migranti che riposano sul fondo del mare (La memoria dell'acqua) o risplendono nei campi come rubini al sole (Un'ostrica e una perla), di donne abusate dalla stessa mano che incendia foreste e fa strage di animali (La città della gioia), di alberi spazzati via dalle loro montagne (Albero maestro) e che nonostante tutto cantano all'uomo canzoni d'amore (Respira), questo nostro presente mostra anche crepe che lasciano intravvedere bagliori di luce: qualcosa a cui si approda solo attraversando il buio (E resta il grano), imparando a restare fermi (Sale), riscoprendo l'atto del respirare, per poi muoversi in una direzione nuova (Ascolta), con l'amore e la cura reclamati da un camminare (Per sempre proteggo), che si nutre di bellezza e di diversità (Monamour). Arrangiamenti di Sergio Marchesini, e con la partecipazione straordinaria di Neri Marcoré nel brano finale, dove due voci camminano insieme tra campi di grano a tempesta finita