Viaggio nell'affascinante storia visiva del programma spaziale statunitense Il primo ottobre 1958 la prima agenzia spaziale civile del mondo aprì per rispondere all'emergenza del lancio dello Sputnik sovietico avvenuto l'anno precedente. In dieci anni, la National Aeronautics and Space Administration, meglio conosciuta come NASA, si è trasformata da modesta squadra di ricerca in una delle più grandi imprese tecnologiche e manageriali della storia, in grado di mandare l'uomo sulla luna a bordo di razzi giganteschi e di inviare robot in esplorazione su Venere, Marte e mondi ancora più lontani. Nonostante alcune occasionali, tragiche battute d'arresto che hanno caratterizzato la storia della NASA, il programma Apollo resta un emblema dell'ingegnosità americana; le sue navette spaziali alate sono state le punte di diamante della Stazione Spaziale Internazionale e il suo impressionante arsenale di satelliti, lander e programmi di scienze naturali ha trasformato la nostra concezione del cosmo e del posto occupato dal nostro mondo all'interno di esso. Nei 60 anni di storia della NASA, le immagini hanno giocato un ruolo determinante. Chi non ha mai ammirato le affascinanti fotografie dell'universo realizzate dal telescopio spaziale Hubble o i nitidi paesaggi marziani catturati dai rover della NASA? E chi può dimenticare le immagini degli uomini che camminano sulla Luna? Concepita e realizzata con la collaborazione della NASA, questa raccolta comprende più di 500 fotografie storiche e rare riproduzioni, scansionate, rimasterizzate usando le più recenti tecnologie e stampate all'interno di una cornice nera opaca per proteggere le pagine dalle impronte digitali. I testi del giornalista di scienza e tecnologia Piers Bizony, dell'ex storico ufficiale della NASA Roger Launiuse del cronista del programma Apollo Andrew Chaikin completano questa esplorazione completa della NASA, dai primi anni ai recenti sviluppi di nuovi sistemi spaziali per il futuro. The NASA Archives è più di un'affascinante storia per immagini del programma spaziale americano. È anche una profonda meditazione sul perché abbiamo scelto di esplorare lo spazio, e su come porteremo avanti l'avventura più grandiosa di sempre negli anni a venire.