I racconti di Alfredo Vasco sono fulminanti. Grotteschi. Ironici. Spietati. Da lasciare senza fiato. Dieci secondi in più. Per esorcizzare la Morte. Scegliendola come compagna del viaggio. Nello stesso scompartimento della nostra vita. A volte come un'intrusa. Ospite inattesa. Altre, desiderata. Agognata. Altre ancora, semplicemente perché è lì. Al nostro fianco. Pronta a ghermirci... a infarinare le vicende narrate: un po' di follia, un pizzico di grottesco, qualche favola d'amore; l'irruzione di incontri ravvicinati di settimo tipo; peccati di gola e di sesso; devianze e deviazioni. Sino alla scarafaggite acuta. Un girotondo di effetti all'ultimo respiro. Da consumarsi masticando caldarroste. Nel caldo tepore di una giornata d'inverno. O leccando un gelato. Per rabbrividire un po'. Quando tutto tace. Cova sotto la cenere. Anche le pulsioni più torbide. Il desiderio di rubare abbracci. Masticare corpi. Sputare emozioni. Tutto compreso....Compreso tutto?