È possibile raccontare una storia nella quale non sia l'autore a definire il genere dei propri personaggi, ma il lettore? Un quesito insidioso, a cui tentano di rispondere queste 21 storie, abitate da soggetti sottointesi che creano un legame attivo con il lettore: starà a lui, infatti, popolare i racconti con i personaggi principali, basandosi sugli indizi contenuti nel testo e sulla propria percezione personale . Un libro quindi dove giocare con le parole ed indagare sulla natura stessa della storia, arricchita per ogni trama da uno scatto della fotografa Jessica Zanardi quale traccia di ciò che lega la parola scritta a chi l'ha appena letta, ma anche dove sensibilizzare i ragazzi sul tema della diversità, intesa come risorsa ed arricchimento personale, in contesti, come ad esempio quello scolastico, che molto spesso sono teatro di barriere sociali e gabbie linguistiche.