Sono poche le raccolte di fiabe dialettali lombarde, noi abbiamo deciso quindi di attingere al gruzzoletto di ventotto fiabe raccolte a Milano e dintorni dal napoletano Vittorio Imbriani, che le aveva stenografate facendosele raccontare da contadine, operaie e domestiche analfabete. Il grande studioso le fece stampare a Bologna nel 1872 in appena quaranta esemplari, poi, nel 1877, le inserì nella più ampia Novellaja fiorentina, che comprendeva uno straordinario apparato storico e filologico. Fra le fiabe dialettali disponibili, figurano in questo volume le più belle per la freschezza che non si attarda nei convenevoli tra i personaggi, e abbrevia i passaggi necessari per arrivare al lieto fine, con un umorismo che i lombardi riconosceranno come un pregio della loro tradizione popolare.