A vent'anni, appena sposata, Mariangela va ad abitare con il marito in un'elegante palazzina Liberty di via Eustachi a Milano. I vicini ammirano i suoi grandi occhi illuminati di gioia e la sua vitalità contagiosa, al punto che il nomignolo di "Magìa", che la accompagna da quando era bambina e non sapeva pronunciare il proprio nome per intero, sembra esserle stato cucito addosso dal destino. Eppure, nel tempo, gli stessi vicini la vedono spegnersi: quella ragazza allegra ed esuberante si trasforma in una donna nervosa e sfuggente. Tutti le vogliono bene, ma non possono aiutarla, perché hanno capito che il motivo della sua tristezza è il marito Paolo. Quattordici anni prima, sposandolo, Magìa aveva lasciato il suo paesino di montagna, stregata dalla promessa di una vita brillante, fatta di regali costosi e vacanze da sogno: una agiatezza che ha pagato a caro prezzo, perché Paolo è un uomo che confonde l'amore con il possesso, che maschera con l'aggressività le proprie insicurezze e riesce a essere geloso persino delle attenzioni che la moglie riserva ai loro due bambini. Un giorno, dopo l'ennesimo gesto violento del marito, Magìa si risveglia finalmente dal suo stato di sudditanza e allora trova il coraggio di riprendere in mano la sua vita e ribellarsi, per salvare se stessa e i figli. E con questa nuova consapevolezza scoprirà anche la sua carica di magia.