"Vorrei chiamare Anais. Lei non sa nulla, non può immaginare cosa è successo in questa stanza pochi minuti fa. Ho bisogno di aggrapparmi a lei perché sto vacillando, ma so che devo fare questa cosa da solo.". A bussare alla porta di Des, aiutato da una persona che così facendo ha tradito la sua fiducia, è una figura di un passato lontanissimo, che lui aveva cercato di lasciarsi alle spalle anni prima, tanto grandi erano stati la sofferenza e il dolore che gli aveva provocato. Ma adesso, l'orco che ha popolato i suoi incubi di bambino è tornato a ricordarglieli uno per uno. E allora, come ha sempre fatto fino a ora, Desmond si convince che il modo migliore per affrontare la situazione sia non coinvolgere in questa vicenda morbosa le persone che più ama, in particolare Anais. Infatti è deciso a lasciarla fuori dalla sporcizia che un tempo lo ha travolto, anche perché non è del tutto certo che la sua ragazza sia così forte da raccogliere i mille frammenti in cui sta per esplodere. Anais, però, è determinata. Forse, per la prima volta nella sua vita, non intende lasciare decidere ad altri cosa sia meglio per lei. Sa che in questo momento Desmond ha bisogno di fiducia e spazio e, nonostante le costi uno sforzo sovrumano stargli lontana per più di qualche ora e per quanto la mente viaggi e i brutti pensieri siano pronti ad aggredirla appena abbassa la guardia, è disposta a concederglieli. Di una cosa è certa: vuole esserci. Vuole essere forte. E se non lo è abbastanza, vuole diventarlo. Vuole che Des in lei veda il rifugio dove trovare riparo. Perché quando tutto è avvolto nel caos e nella tempesta, solo la forza di un amore potente, non convenzionale e autentico come il loro può condurre alla salvezza. L'ultimo capitolo della storia d'amore tra Desmond e Anais.