Se nell'élite newyorkese esistesse una famiglia reale, i Kendrick siederebbero sul trono e sulla testa di Sofia brillerebbe luminosa una tiara da principessa. La sua è una vita da copertina - anche se non è fortunata in amore, né può definirsi una stakanovista, non avendo mai lavorato in vita sua. Quando un articolo però la umilia agli occhi di tutto il jet-set newyorkese, definendola frivola e superficiale, per Sofia arriva un brusco risveglio: come può non essersi mai accorta della mancanza di scopo che permea la sua esistenza? In preda alla confusione, vola in Montana dal fratello e da un giorno all'altro si ritrova bloccata nel bar di Lark Cove, che le viene affidato dalla cognata proprio durante la settimana di Capodanno. È in assoluto il primo incarico di responsabilità della sua vita, e dovrà riuscire a cavarsela sotto lo sguardo austero del barman del locale, che sembra scrutare ogni sua mossa. Nella povera riserva da cui proviene, anche Dakota Magee è un principe, per l'alta percentuale di sangue indigeno che gli scorre nelle vene. Ma Dakota ha deciso di gettare la corona per inseguire la libertà e una vita migliore. Così, lavora sodo al Lark Cove Bar e mette da parte ogni centesimo per il suo progetto di investimenti. È seccato quando si ritrova tra i piedi una principessina inconcludente che non sa spazzare il pavimento. Ma, impacciata e sull'orlo di una crisi di nervi, Sofia fa del suo meglio per rendersi utile e Dakota inizia a guardarla con occhi diversi. Dieci giorni insieme sono sufficienti per un'avventura romantica accesa dall'attrazione; tuttavia, prima che Dakota e Sofia si separino, succederà molto di più: impareranno l'uno dall'altra a scoprire ciò che manca nella loro vite, che sia una passione vera o la capacità di lasciarsi guidare dall'amore. Ma dopo questo momento magico, come potranno due destini così lontani intrecciarsi ancora?