Cinque donne alla ricerca dell'impossibile: amare, essere forti, rimanere fedeli a se stesse. Si chiamano Paula, Brida, Judith, Malika e Jorinde. Si conoscono perché a un certo punto della vita i loro destini si sono incrociati. Sono cresciute a Lipsia, nella Germania dell'Est e, dopo la caduta del Muro e l'esplosione di libertà che ne è seguita, vogliono tutto, ottengono molto, eppure si sentono ancora limitate dal loro essere donne. Bisogna sapersi accontentare? Essere single è una vera scelta? E come si vive l'amore in tempi come questi? Paula conosce il suo futuro compagno in una calda sera estiva. È sposata, ma il matrimonio non ha retto al dolore per la morte di una figlia. Judith è un medico affermato, una donna colta e sicura di sé che nei rapporti con gli uomini sembra aspirare a meri incontri occasionali, anche se il suo atteggiamento ironico e disincantato maschera un'aspirazione quasi romantica verso «il vero amore». Brida è una scrittrice e una donna che vuole tutto senza compromessi: vivere pienamente la sua famiglia, il marito e le figlie ed essere al tempo stesso libera di assecondare il suo bisogno interiore di scrivere. Malika è stata abbandonata dal compagno. Da ragazza era una violinista di grande talento, ma il sogno di una brillante carriera musicale sembra essersi ormai infranto insieme a quello di avere dei figli e una famiglia. Improvvisamente, però, la sorella minore di Malika, Jorinde, una donna di successo a cui la vita, a quanto pare, ha regalato tutto, fa a Malika un'offerta inconsueta... L'autrice delinea i sentimenti, le titubanze, le debolezze e le contraddizioni dei suoi personaggi evidenziando la normalità di storie quotidiane, quelle delle donne moderne per le quali la maternità non è un obbligo. Donne libere e disinibite ma fragili nella loro dipendenza (o indipendenza) dall'amore: Daniela Krien ne segue il flusso dei sentimenti contrastanti e offre a ognuna di loro una luce in fondo al tunnel.