Marianna è una giovane donna che vive in un furgone camperizzato e lavora come stagionale negli alberghi. Quando, appena diplomata, si era messa in viaggio, non aveva idea di quanto tempo questo sarebbe durato. Dopo quindici anni è ancora convinta di avere fatto la scelta giusta: l'assenza di radici, di legami e di affetti, sempre pronta a partire al primo segnale di disagio, la fanno sentire libera e al sicuro dalle delusioni, Quando il furgone ha un guasto improvviso, Marianna è costretta a fermarsi in un antico borgo ristrutturato sull'Appennino tosco-romagnolo: un luogo incantevole, popolato da gente ospitale e curiosa. In attesa che la sua casa mobile venga riparata, trova lavoro nel ristorante del paese: lei è un'ottima cameriera e Benno, il titolare, è entusiasta. Tra i due nasce una forte attrazione, che Marianna cerca di soffocare: non ha alcuna intenzione di stabilirsi tra quelle montagne, dunque meglio non affezionarsi a nessuno. La sosta forzata, però, apre uno spiraglio nella sua armatura che permette ai ricordi di intrufolarsi e cambiare le carte in tavola. Quanto emerge dal passato sconvolge la vita di Marianna, che si trova a fare i conti con verità troppo a lungo nascoste. Fermarsi e affrontarle sarà l'unico modo per trovare un po' di pace e smettere di fuggire.