Chissà che fine fanno i sentimenti che ci lasciamo alle spalle. Chissà se ritornano. Chissà se scrivono una loro storia che ci sfugge dalle mani. Chissà se hanno un'età o invecchiano con noi. In questi interrogativi Gaia e Alessandro navigano a vista. Coraggiosi, saggi o imprudenti come le emozioni. Che insomma te le ritrovi dentro e addosso e non puoi fare altro che viverle. O almeno questo è quello che a un certo punto si sono detti loro, intenti a non finire attorcigliati nel filo spinato della ragione. Del resto tutto ciò che contiene qualcosa di irrisolto, come un giallo prima che sveli il colpevole, ci tiene in stato di allerta. Le effusioni amorose poi, quando non vogliono saperne di intiepidirsi, si infilano proprio come un tarlo, nei pensieri e nei corpi. Intorno a loro ruotano volti, nomi e storie. Intorno a loro ruotano vuoti, sogni e gioie. Intorno a loro ruotano le incertezze e le bellezze di quel luna park che si crede sia la giovinezza e invece, forse, è l'intera esistenza.