Anna ha cinquant'anni e la consapevolezza di aver vissuto una vita di sacrifici. Vittima di un marito che non la ama, ha ormai perduto se stessa. Mentre è ferma su un ponte a guardare il fiume scorrere sotto di lei, passa di là Donato, un uomo costretto sulla sedia a rotelle, che offrendole un semplice caffè la salva da un pensiero fin troppo suadente. Anna si ritrova con lui in un bar, a parlare di quella vita che a cinquant'anni le sembra vuota, cercando di ridarle senso, finché quello con Donato non diviene un appuntamento giornaliero, sempre al solito bar, alla solita ora e sempre al solito tavolino. Grazie agli incoraggiamenti dell'uomo, Anna riesce a riallacciare i rapporti dapprima con la maggiore delle sue figlie, Maura, e infine con la minore, Lucrezia. Si renderà finalmente conto di non meritare un uomo che la umilia e che non l'ha mai amata, riuscendo a uscire dal baratro di tristezza in cui era precipitata. Con il passare del tempo Donato diventerà un punto di riferimento, un'ancora di salvezza e una nuova occasione per amare di nuovo.