Questi tredici racconti nascono quasi tutti durante i lunghi soggiorni a Los Angeles, la metropoli delle "affollate solitudini", condizione ideale, questa, per svuotare l'intimo quadro dei ricordi e tradurlo in scrittura. Ho calibrato le parole e le emozioni una ad una, con l'obiettivo di recuperare un dialogo sospeso nel tempo con le molte vite di donne e uomini che si sono intrecciate alla mia. Ho tentato così, attraverso il loro vissuto, di cogliere i riflessi di un'intera epoca: la ricomposizione postuma della mia montagna dopo il "disastro esemplare" ereditato dalla Grande Guerra e le ferite dell'alluvione del '66, la sconfitta del miracolo economico che ha slabbrato la Valsugana nel suo paesaggio e nel tessuto sociale, posto a confronto con una civiltà contadina che sapeva adeguarsi ai ritmi della natura senza tentare di violarli o illudersi di poterli dominare.