Zanchet scrive questi undici racconti narrando vicende che sono frutto d'invenzione, ma che accolgono in sé anche un lungo processo di rielaborazione del vissuto dell'autore; è come se fossero storie udite e raccontate da chi pratica il piacere dell'ascolto e possiede il garbo e il gusto di riportarle ad altri. Mamma Wanda, Luisa, Angelo, Remo e Lisa, pittori, artigiani, nobiluomini e pescatori, giovani e vecchi, tanti sono i personaggi che riempiono i racconti di Antonio Zanchet, in un susseguirsi di intrecci che sviluppano una narrazione che si muove tra il registro romantico e sentimentale, per passare al tragico, al trhiller.