"Deve esserci un errore..." pensa il reverendo Corder quando apre la porta di casa alla nuova governante. Quarant'anni, l'aspetto trasandato, il naso bitorzoluto e un vero talento per i commenti inappropriati, la signorina Hannah Mole non è arrivata per errore. Dopo anni passati a fare da badante ad anziane capricciose, è tornata nella città della sua giovinezza. Ed è lì per restare. Il reverendo è preoccupato: l'ha assunta per fare da istitutrice alle figlie, ma, con il suo bizzarro e brillante senso dell'umorismo, la signorina Mole non si limita ad aiutare le ragazze a fare i compiti. Aiuta la piccola e dolce Ruth a uscire dal suo guscio e a elaborare la morte della madre. Ma soprattutto vince la diffidenza della rigida Ethel, curando il suo cuore ferito. Non segue un metodo educativo particolare. La sua arma è la capacità di trovare modi sempre diversi di vedere il mondo. Ma nel passato di Hannah c'è un segreto che potrebbe mettere a repentaglio ciò che ha faticosamente conquistato. Quando riemerge, lei sa che la sua intelligenza e il suo spirito non basteranno per liberarsene. E allora, in un giorno di pioggia, decide di andarsene. Forse, però, sottovaluta la forza che ha infuso nelle persone intorno a lei. Ora che hanno imparato a conoscerla veramente, non sono disposte a rinunciare alla sua presenza.