Rodrigues è un sedicenne come tanti. Va bene a scuola, è un grande sportivo, appassionato di nuoto. La sera del 21 giugno freme di eccitazione: c'è la Festa della musica quella sera e Aurélie salirà sul palco. È una bellissima ragazza di cui è follemente invaghito, così non sta nella pelle quando dopo il concerto lei lo invita a unirsi al gruppetto di amici e gli lascia il suo numero. Quella frenesia elettrica lo porta a ignorare i segnali contrari della ragazza e ad avere un rapporto sessuale con lei abbandonando ogni inibizione. Quando si risveglia, da solo, il mattino successivo nel parco, si sente stordito e ancora inebriato. È immaginabile il suo shock quando poco dopo riceve la visita di due poliziotti che lo informano di essere stato accusato di stupro. Rodrigues è incredulo, ritiene che ci sia un enorme malinteso, ed è pienamente convinto di essere innocente. Ma la versione di Aurélie è completamente diversa. E la verità non può stare da entrambe le parti. "Rossa è la notte" è un romanzo corale, in cui ciascuno dei personaggi coinvolti racconta gli avvenimenti di quella notte in prima persona e secondo la propria prospettiva. Nella prima parte del libro il lettore vive nei panni di Rodrigues, segue la sua eccitazione e il suo sconcerto, la detenzione provvisoria e la grande tensione del confronto. La seconda parte del libro è dedicata al processo, con l'alternarsi delle testimonianze dei vari professionisti - educatori, psicologi, poliziotti, medici e avvocati - dalle cui voci emergono, inequivocabili, i fatti di quella notte. Infine, nella terza parte la parola passa ad Aurélie che, anni dopo quel terribile trauma, vive in un'altra città, con un nuovo nome. È stata dura, ma il peggio è ormai alle spalle, e nel suo futuro c'è un nuovo amore e tanta musica, quella delle canzoni che lei stessa compone e che parlano, anche, di quella notte.