Come incubi incancellabili del passato e minacce incombenti sul mondo del futuro, la guerra e i suoi orrori hanno sempre turbato i sonni di Kurt Vonnegut e tornano come tema dominante in questa raccolta di dodici pezzi scelti dal figlio Mark. Il libro si apre con l'ultimo discorso tenuto dall'autore ottantaquattrenne a Indianapolis, la sua città natale. Tra battute e freddure, nella tradizione dei grandi umoristi alla Mark Twain, vengono sfiorati molti argomenti: religione, scienza, selezione naturale, tortura, pena di morte, cambiamento climatico, Marx, comunismo, capitalismo, Cina, USA e razzismo, quasi come se Vonnegut presentisse la fine e volesse lasciarci il suo testamento spirituale. Gli altri undici pezzi vanno dalla "storia vera" del bombardamento di Dresda, dal quale si salvò miracolosamente, al racconto di fantascienza che chiude la raccolta e dà il titolo al libro, Ricordando l'Apocalisse: una trionfale caccia al Maligno che perseguita l'umanità.