Un reduce della Seconda guerra mondiale che controlla la materia col pensiero, un pianista talentuoso ma costretto all'anonimato, un venditore di zanzariere che si improvvisa regista teatrale, un bambino coraggioso che affronta una rissa nell'appartamento dei vicini, le hostess dei Saloni Federali per il Suicidio Etico. Sono i personaggi surreali di questa raccolta di racconti satirici e irriverenti pubblicati su diverse riviste e periodici tra il 1950 e il 1968, che esplora con il tono scanzonato e ironico tipico di Kurt Vonnegut contraddizioni e vizi della società contemporanea. Una stupefacente varietà di generi, di immagini, di dialoghi, di epoche, un momento di assoluta creatività e grazia dell'autore, che ha ispirato scrittori e giovani artisti.