"Questo lieto volume dell'autrice Rita Venturelli, oggi edito dalla Fondazione Mario Luzi, è un'opera difficilmente collocabile. Essa è più soggetto che oggetto è, cioè, assai più vicina alla naturale fioritura delle cose e alla sua fonte viva, tanto che la parola vi sgorga e guizza come i ruscelli d'altura. E l'acqua che risale la superficie o affiora, che si getta talora a balzo dalla rupe, è frutto di un processo minerale che spezza la pietra dalla quale era custodita. L'eterogenia di questo volume, nello stile e nel contenuto, equamente speso nei fatti di vita vissuta, negli accadimenti correnti e quotidiani, ci rimanda a una parola che s'innerva del presente e che vive il tempo del suo accadimento senza alcun distacco o elevazione mitica. Sono le annotazioni del transito umano, le sue stesse tracce, il codice geroglifico da indagare che fanno la sostanza di questo libro." (Mattia Leombruno, Presidente della Fondazione Mario Luzi)