Un giorno, camminando per Buenos Aires, Walter Veltroni ha visto una scritta su un muro. Quattro semplici parole tracciate con la vernice: Patricio te amo. Papá. È insolito vedere un graffito dedicato da un padre a un figlio e Veltroni ha immaginato una serie di storie che possono aver prodotto quel gesto. Sono storie che parlano di un passato insanguinato, di oppressione e di torture, ma anche di miti popolari come il calcio e il tango. Sono racconti sulle angosce e sulle aspirazioni degli uomini e delle donne del nostro tempo: il bisogno di agire contro le ingiustizie, l'ansia di dare un senso tutto umano all'esistenza o di trovare un Dio in nome del quale lavorare per aiutare gli uomini. E un tributo all'amore tra padri e figli. Prima ed. Rizzoli 2004.