Il romanzo è il resoconto di un viaggio satirico/nostalgico nella realtà delle organizzazioni confusionarie e velleitarie, vincenti o perdenti, dalle quali ha origine il potere esercitato dalla filosofia bicamerale, dal circolo degli invertiti e dalla banca politicante. Nelle sferzanti caricature, il lettore attento non avrà difficoltà a riconoscere i protagonisti italiani del concorde delirio in atto tra il fantasma della rivoluzione e la parodia della reazione.