"Solo le cameriere s'innamorano", disse Gianni Agnelli. Sapeva di fare alle ragazze che venivano dal Friuli il più grande dei complimenti? Che lo sapesse o no l'elogio l'ha fatto, del tutto meritato: nella Milano degli anni Cinquanta le cameriere furono custodi di quelle virtù pratiche e spirituali che spesso mancavano ai loro padroni: dedizione, lavoro, onestà e tanti sogni. I preti le ammonivano, i signorini le concupivano, le dame le sospettavano, era l'Italia di papa Pacelli, quando il matrimonio di eros e peccato celebrava la più divina delle ars amandi.