L'alpino Luigi, catturato dai tedeschi in Montenegro, dopo l'8 settembre 1943, si trova prigioniero di guerra in un campo di lavoro a Klagenfurt, Austria. Una mattina, l'annuncio alla radio: "Guerra finita! Duce kaputt!", e allora la fuga verso il confine italiano, e poi, giù giù fino in riva al Po, il fiume di casa sua, che percorre a piedi, da Rovigo a Sarmato, Piacenza, Italia, verso il suo nuovo futuro di libertà e amore.