"La marchesina", raccolta di racconti con la quale Strati esordisce, contiene già i temi portanti dell'intera sua produzione e, in nuce, alcune trame che saranno sviluppate in successivi romanzi. È in queste pagine, dunque, che si avverte lo Strati più fresco, entusiasta del suo cimento letterario, ma già con strumenti efficaci per esprimersi e un vasto campionario di vicende e personaggi che premono per venire allo scoperto. «La Calabria è la scena di un racconto a più voci, di una filosofia che si costruisce come riflessione sulle cose e sul lavoro, sul senso dell'ingiustizia come sull'utopia sottesa e necessaria. Ciascuno dei personaggi esprime una filosofia, la filosofia. Non importa direttamente la ragione di uno; il racconto è il sommarsi dei punti di vista, l'intrecciarsi delle voci diverse, dei timbri, delle ragioni degli altri». (dalla prefazione di Giuseppe Polimeni)